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Posted Wed 30 Oct 2024 9:34 PM
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Last Active: Wed 30 Oct 2024 9:33 PM
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Sono un'artista siciliana , amo ritrarre il paesaggio della mia isola . Sono stata ospite nel 2009 nel Cill Rialaig Artist Retreat, Ballinskelligs , una residenza d'artista , in cui fui invitata dall'editrice dublinese Noelle Campbell-Sharp , che cercava un artista paesaggista dell'area mediterranea ed aveva visto le mie opere su Internet. Ero molto perplessa sul sito , un antico villaggio di pescatori , posto alla fine di una strada sterrata verso Bolus Head, su una rocciosa scogliera a strapiombo sull'Oceano Atlantico , da cui nelle notti di vento proveniva forte il rumore del mare. Il villaggio , risalente alla fine del 1700,era formato da una decina di cottage in pietra viva locale, recuperato sapientemente , in parte, dalla intraprendente Noelle , ma con pochi accenni ad una vita comoda ; nessuna connessione Wi- Fi , nessun apparecchio Tv, solo la fornitura di energia elettrica . Anche la strada per arrivare era un pò malandata con qualche tratto sterrato . Mi propose di stare un mese, ma avevo pochi giorni di ferie e rimasi 18 giorni soltanto Dall'aeroporto di Dublino fino a Ballinskelligs , erano circa sei ore di auto perché attraversai in larghezza la superficie dell'isola irlandese , su strade non proprio definite autostrade e fare guidare mio marito con il volante a destra fu una bella scommessa . Appena arrivati ci accolsero delle sorridenti artiste spagnole , con cui scambiammo qualche parola nel mio vago spagnolo . L'interno della casa n. 4 era molto spartano ma la cosa che mi piacque di più fu la veranda studio tutta in pietra viva con il tetto in vetro da cui si ammiravano le cime delle montagne retrostanti e il continuo variare della luce . Su un tavolo , un blocco da disegno lasciato da qualche inquilino precedente e uno splendido cavalletto in legno . Io e mio marito eravamo un pò spaesati , il cottage aveva bisogno di una rinfrescata e noi eravamo parecchio stanchi per la guida ininterrotta . In più mio marito manifestava una certa insofferenza per la mancanza di tecnologia cui era abituato . Ma trascorsa la prima notte , in compagnia del rumore dell'Atlantico , ripulito tutto cominciamo ad apprezzare quello stile di vita che ci mostrò come sia possibile fare a meno di tante cose di cui spesso ci circondiamo , inseguendo desideri e bisogni inconsistenti . Iniziammo a programmare le nostre giornate tra visite nei castelli , escursioni nei siti vicini, tra laghi e brughiere e sedute di pittura en plain air in cui abbozzavo le prime tracce di colore sulle tele. I colori dell' Irlanda assomigliavano molto a quelli della mia terra: i verdi prati che ricoprivano le torbiere, l'azzurro intenso del cielo, i mutevoli verdi azzurri del mare, mi sembrava di essere tornata a casa. Anche la tradizionale pausa pranzo era diventata meno compulsiva di quella a cui eravamo abituati nella nostra città. Ci bastava davvero poco per nutrirci e per stare bene. Durante le visite ed escursioni era frequente incontrare persone del luogo che si mostravano bizzarre nel modo di interagire, meno formali degli English doc e sicuramente molto simpatiche. Poi finalmente conobbi Noelle, sorridente ed estroversa che mi espose meglio le finalità del progetto di recupero dell' antico villaggio. Le residenze d'artista offrivano alloggio gratuito ad artisti, scrittori, poeti, fotografi, attori, scultori e scenografi. In cambio chiedeva a noi artisti di poter lavorare sul paesaggio irlandese e di donare un'opera, (ma non si era obbligati), la cui vendita all' asta avrebbe continuato a finanziare il recupero del villaggio. Partecipai con piacere alle mostre organizzate da Noelle e trovai molto affascinante ed originale questa modalità di partecipazione al progetto e mi sentii fiera di farne parte, perchè in realtà tutto ciò che mi circondava mi faceva stare molto bene. Realizzai in circa 15 giorni ben 7 opere pittoriche dalle forme diverse e fui ben lieta di donare 6 opere alla Fondazione per il recupero del sito. Noelle non credeva ai suoi occhi per il breve lasso di tempo in cui realizzai le opere, ma ero stata davvero felice in quei luoghi. Mi chiese di tornare a breve per realizzare un progetto insieme. E' stata una tra le più belle esperienze d'arte e di viaggio che io abbia mai fatto e mi ha insegnato soprattutto un nuovo modo di vedere l'arte e il suo mondo: appena rientrata in Sicilia, mi misi subito alla ricerca di un rustico che assomigliasse al Cottage number four. L'Irlanda nel cuore.
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Posted Thu 31 Oct 2024 4:37 PM
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Island of Ireland
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Ciao Marisa,
Grazie mille per aver condiviso con noi un racconto così intenso e affascinante!
Deve essere stata un’esperienza unica poter lavorare in un luogo così suggestivo e lontano dalla quotidianità. La tua storia trasmette una pace e una semplicità che, come hai descritto così bene, ci riportano all’essenziale, a quel poco di cui realmente abbiamo bisogno per essere felici e creativi. È meraviglioso come tu sia riuscita a trovare in Irlanda, nei paesaggi e nei colori dell’Atlantico, dei richiami alla tua amata Sicilia. Complimenti per le opere che hai realizzato, e per aver dato tanto a quel villaggio che ora conserva un pezzetto del tuo cuore!
Ti auguro di poter tornare presto in Irlanda, magari per nuovi progetti artistici!
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